28 settembre 2009
sai cosa? sono un pò stufo della diatriba dei fanatici di mac e di linux.
certo.. io per primo mi diverto a prendere in giro gli altri, ma è più per gioco.
cosa uso? windows. con i suoi pregi e i suoi molti difetti.
cosa penso? che tutti i sistemi sono buoni se fanno quello che devono fare.
d'altra parte tutti i sistemi hanno bug di sicurezza e falle sparse qua e là.
Certamente consultare il bullettin di microsoft è un modo relativamente semplice per scoprirle e fare un virus ad hoc.
Tanto ora che gli "IT man" aggiornano tutti i server ne passa di tempo. (soprattutto perchè la filosofia dei sistemisti windows è: se funziona non si aggiorna!).
Cosa penso del Mac? premetto che non ne ho mai avuto uno. penso che sia un buon sistema. penso che sia esteticamente il top. penso che sia guidato da una ricerca funzionale interessante. ma penso che tutti quei soldi per un notebook non li pagherei.
Cosa penso di Linux? penso che sia veramente un sistema innovativo, basato sull'open source, con tutti i vantaggi che questo comporta. ma penso che se sei uno "user" che non sa programmare e non sa usare la riga di comando.. beh, in quel caso è come se stessi usando una versione gratuita di windows.
Cosa penso di windows? penso che la microsoft ha il pregio di aver inventato il sistema user friendly. USER FRIENDLY.. si lo urlo. Perchè per accendere e usare un PC non hai bisogno di nessuna competenza, perchè se sei un utente, che non sa programmare, che non fa grafica, che non gliene frega nulla se può configurare il core del sistema.. beh.. se sei un utente ti basta windows.
Si.. si.. la filosofia, l'abuso di posizione di microsoft..
ma perché? perché tutto questo trambusto? io la vedo cosi:
microsoft ha un sistema operativo. e diversi software. cosa c'è di male se ti fornisce un pacchetto completo? sul mio pc ho installato diversi browser, tra cui safari, firefox, chrome e flock. e quello di default è firefox.
Ma poi, su un mac quanti browser ci sono installati?
Penso che la concorrenza di BigM sfrutti i geek, i programmatori, i grafici, i "filosofi" per smantellare il PC. Quando invece sistemi open come Linux stanno facendo di tutto per assomigliargli.
Del resto, per poter entrare nella PA, anche Linux deve essere a prova di "Utente". e dico UTENTE! (si si,, quello che magari ha cominciato con AS400, e quando è comparso il mouse lo muoveva sul monitor - io ne ho conosciuto uno..)
Il PC si blocca. verissimo. ma il mac no? il mac ha CTRL+ALT+CANC?
bè. mi sono stufato anch'io di parlarne qui. continuerò a prendere in giro gli utenti mac (gli arrogant mac user) e sopporterò i nuovi linux-netbook-user.
del resto, per fare video-scrittura (e qui ci metto anche chat e blog) e un pò di navigazione su facebook e affini, è sufficiente uno smartphone/iPhone/GPhone ...
27 settembre 2009

(da una recente email - grazie a Enrico)

Cosa accade quando un papà decide di cambiarlo al suo bebè

1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni: a) perché lo dice la mamma; b) perché lo dice la suocera; c) perché il bimbo ha cagato. Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade così: La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino... Cosa ha fatto l'angioletto?' Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare. 2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene. 3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E'singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile. Ma senza guardare... Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda. 4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica. 5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipì. 6. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto. 7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sì, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore. 8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento degli automatici. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con gli automatici. Per chiudere un automatico bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero degli automatici presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari. 9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrosserà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Sì'. Con convinzione. 10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con sé stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

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