28 novembre 2008
Fino a qualche tempo fa credevo che ci fossero due tipologie di persone: chi ti aiuta, ma facendo in modo che sia tu a lavorare e a crescere e se proprio non ci riesci ti da la "soluzione" (profilo frequente in campo informatico, dove la curiosità è un valore); c'è poi chi ti aiuta, non interessandosi alla tua crescita, e quindi ti da la soluzione "tutto e subito".
Di recente ho scoperto una terza categoria di persone: chi ti dice "faccio io". O meglio: "o lo faccio io o lo fai tu". Chiudendo ogni possibile collaborazione.
Dapprima sono rimasto perplesso, poi ho cercato di guardare la situazione da angolazioni diverse, cercando di non rimanere imprigionato nella mia percezione.
Mi sono reso conto che non è cosi facile lavorare con qualcuno. Ci vogliono delle regole definite all'inizio della collaborazione. Soprattutto se il team è nuovo, e soprattutto se si lavora sullo stesso "pezzo".
Sto cercando di approfondire questa riflessione in luce del fatto che devo dare una forma ad un "collaborative workspace", centrato proprio sulla collaborazione e condivisione di informazioni.
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20 novembre 2008
L'articolo: da Repubblica.it / scienza e tecnologia
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Di cosa si tratta: www.virtualparent.eu
Virtual Parent è una soluzione software che consente ai genitori di controllare l’attività dei minori su Microsoft Windows Live Messenger (Instant Messaging, IM, messaggistica istantanea) nel modo più veloce e semplice possibile, raccogliendo tutte le informazioni (contenuti, informazioni di controllo, etc.) relative alle sessioni, in modo da mantenerne i dati, offrire risultati in modalità estremamente fruibile ed usabile dai genitori, con funzionalità aggiuntive di navigazione e ricerca.
Il progetto è frutto della collaborazione tra il CNR – Istituto Applicazioni e Calcolo “Mauro Picone”, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Informatica, Sistemi e Produzione, ECPAT Italia, LAND S.r.l., finanziato con fondi del Programma PITT dalla Filas S.p.A, finanziaria Lazio Sviluppo.
L’obiettivo primario del progetto è offrire al genitore la possibilità di controllare offline l’attività del minore in un tempo breve e in maniera mirata, intercettando tempestivamente possibili situazioni di minaccia nei confronti del minore. Inoltre, si è cercato di sostituire, quanto più possibile, l’accompagnamento del genitore, con familiarità media/bassa con la tecnologia: durante le sessioni di IM, con questo strumento di consultazione dell’attività, potrà essere a conoscenza dei contenuti ritenuti pericolosi nelle sessioni effettuate dal minore.
Virtual Parent, inoltre, consente al genitore:
- di accedere in tempo quasi reale, da qualunque postazione, al contenuto delle sessioni del minore, anche quando il PC da dove vengono effettuate le connessioni è spento;
- di ottenere suggerimenti proattivi dal programma, quali, ad esempio, situazioni potenzialmente pericolose (e.g. transito attraverso siti di anonimizzazione da parte dell’interlocutore), interlocutori da monitorare, argomenti/parole da controllare, etc.
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19 novembre 2008
Una ricerca su Facebook? Help wanted
Luca De Biase ha chiesto:
"... Chi volesse aiutare questa piccola ricerca potrebbe farlo raccontando, tipo in 500-1000 caratteri, un aneddoto che sintetizza la sua esperienza con Facebook, un episodio significativo del quale si sa da una fonte di prima mano, una storia emblematica dell'impatto di Facebook con la società.
E poi se proprio volesse, potrebbe rispondere ad alcune domande tipo:
Se non usi Facebook: perché?
Se usi Facebook:
- che cosa ti piace
- che cosa non ti piace
- qual è l'episodio che hai vissuto e che sintetizza la tua esperienza con Facebook
- è una cosa che riguarda: amicizia, lavoro, divertimento...
- hai letto le condizioni di servizio?
- quanto tempo gli dedichi?
- lo usi con il cellulare?
- quanti amici hai? meglio pochi o tanti?
E soprattutto: usi anche altri strumenti per esprimerti e connetterti in rete? A parte la mail e il sito, ovviamente. Hai un blog? Oppure partecipi a diversi social network? Che posto ha Facebook nell'insieme dei servizi che le persone possono usare per esprimersi e connettersi in rete?
Se questa iniziativa potesse trovare qualche approvazione, varrebbe infine la pena di segnalarla agli amici... Grazie in ogni caso! ..."
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Mi sono iscritto tempo fa a Facebook come a molti altri social network. Un pò per lavoro (interessato al fenomeno e al mezzo) e un pò per interesse personale.
Facebook è rimasto in sordina per un pò di tempo, fino al boom che ha avuto quest'estate, quando amici d'infanzia e parenti hanno cominciato a linkarmi. Devo dire di aver ritrovato con piacere alcune persone.
Attualmente non lo sopporto molto, ma lo uso per comunicare con qualcuno (a cui proporrò di riutilizzare le email). Ho notato che ci sono dei leitmotiv, primo fra tutti è l'affermazione che caratterizza ogni nuovo contatto: "ehiii ma daiii ci sei anche tu su fb .. quanto tempo..." (insopportabile..!). l'altra azione ricorrente è il "tentativo" di organizzare una rimpatriata.. io sono gia a due fallimenti!
Il mio utilizzo sta poco a poco cambiando, sto cercando una dimensione che mi dia qualcosa. Per esempio seguo molto di più i gruppi (non ci sono alert efficaci sulla bacheca per i gruppi, quindi bisogna entrare e guardarseli)
Per rispondere alle domande:
- che cosa ti piace: da un lato l'idea di avere infite potenzialità, dall'altro l'avere un "luogo di incontro" per i diversi gruppi
- che cosa non ti piace: è portatore di information overload. Inoltre le infite potenzialità del mezzo permettono la creazione di gruppi simili, con la conseguente sottoscrizione a infiniti gruppi che non potranno essere seguiti. E non sopporto le Application ..
- è una cosa che riguarda: Riguarda il tempo libero, ma con interesse professionale. (inoltre avendo nel network colleghi e responsabili ...)
- hai letto le condizioni di servizio? NO
- quanto tempo gli dedichi? relativamente poco
- lo usi con il cellulare? attraverso hellotxt/twitter
- quanti amici hai? meglio pochi o tanti? credo che il gioco stia nell'avere più amici possibile. ne ho un centinaio e non mi ricordo più chi ..
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Un giorno ho letto un post di Brian Clark :
10 Steps to Becoming a Better Writer:
- Write.
- Write more.
- Write even more.
- Write even more than that.
- Write when you don’t want to.
- Write when you do.
- Write when you have something to say.
- Write when you don’t.
- Write every day.
- Keep writing.
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