18 febbraio 2009
Facebook modifica i ToS. ma non chiede ne comunica nulla.
Luca De Biase, puntuale, propone l'argomento sul suo blog
"...Facebook d'ora in poi si appropria dei contenuti degli utenti. E ne può fare ciò che vuole. Per sempre. Anche quando le persone volessero rimuoverli..." 
L'argomento è tutt'altro che banale. 
Come prima reazione ho pensato di chiudere il mio account, nonostante non abbia pubblicato cose particolari. 
Mi sembrava una questione di principio: Facebook ha a disposizione un database di dimensioni e valore inimmaginabili: anagrafiche, indirizzi email, foto. Ma anche gusti, preferenze, idee, dati personali.
Poi mi sono (facilmente) imbattuto in un post di Jorge Escobar.  Già il titolo è indicativo: should-you-really-be-concerned-by-their-tos ??
In effetti, a rifletterci, pubblichiamo una quantità notevole di informazioni su "internet". I social network, il crowdsourcing, il cloudcomputing, gli online document, Slideshare, gli online diary, etcetc. 
Insomma: tanto e sempre di più. E' il web2.0
Tempo fa si parlava dei diritti di Google sui documenti creati con Documents. Stessa questione.
Eppure se non è Docs-by-Google, è Zoho, Slideshare, traineo.com o altri. Sia che si tratti di idee, sia che si tratti di salute fisica. Di servizi on line ce ne sono per tutti i gusti.
Diritti d'autore ... Responsabilità ... Privacy ...
Questioni complessse, quando si ha sul piatto della bilancia i dati degli utenti da un lato e il business dall'altro.
Facebook si difende dicendo che quando condividiamo un elemento con un nostro "amico" loro devo rendere fruibile all'amico anche se noi disattiviamo l'account. E questo non mi sembra sbagliato. Letto solo cosi.
Ma chiavi di lettura ce ne sono diverse... intanto, mentre cerco di capire, ho tolto "qualche" informazione dal mio account di FB, consapevole (ahime) che ne esiste almeno una copia..

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